

Mi riferisco alla comunicazione tramite i social, alle campagne sponsorizzate, Facebook o Instagram, alla comunicazione con i video, che poi vengano veicolati tramite YouTube, TikToK o altri canali fa poca differenza, oppure siti e-commerce, o App. Ecco, quando parlo di strumenti di comunicazione “fighi” mi riferisco, ad esempio, a questi.
Alcuni imprenditori si innamorano e investono montagne di soldi nella loro implementazione, senza valutarne prima benefici o controindicazioni derivanti dal loro utilizzo. Ma si sa: L’amore è cieco (ed in questo caso produce danni enormi).
Sono un ottimista sempre a favore di chi compie azioni coraggiose e determinate e adoro chi si spende con entusiasmo per la propria rivendita di colori senza risparmio di energie io stesso sono fatto così, ma prima che tu decida di buttarti anima e corpo (o se vuoi, soldi e tempo) nella realizzazione del prossimo strumento “che ti farà svoltare” (come magari qualcuno ti ha suggerito) mi sento in dovere di darti alcuni suggerimenti con un solo obiettivo, evitare che i tuoi sforzi non abbiano il benché minimo ritorno.
Parlo per esperienza, credimi, ho fatto anch’io questo errore, e non una volta sola. E-commerce, app, video, blog… tutte attività in cui mi sono buttato tante volte senza ragionarci prima.
“Francesco… tu dici sempre di utilizzare questi strumenti nella comunicazione del colorificio, hai cambiato idea?!?!?
Certo che no! Prosegui nella lettura perché tra poco capirai la differenza tra innamorarsene incondizionatamente e comprenderli, capirli, studiarli, ed utilizzarli al meglio per la tua rivendita.
Non ti sto dicendo che non ti serviranno, ti sto soltanto dicendo che devi prima capire se tali strumenti ti saranno utili per raggiugnere il tuo pubblico.
Esistono due aspetti che se trascurati, fraintesi, possono portarti fuori strada:
- Il primo è non aver ben chiara la differenza tra strategia e tattica, questo rappresenta un aspetto fondamentale e ne ho gia parlato lungamente in un’altro articolo, leggi qui se vuoi approfondire >>> https://www.francescomencarelli.it/2020/11/12/strategia-o-tattica-per-aumentare-le-vendite-del-colorificio/
- Il secondo aspetto che ti porta fuori strada è pensare allo strumento come un’azione dal risultato immediato. Scordatelo! Il risultato arriverĂ (se farai le cose per bene) ma devi saper attendere. Poniti sempre un obiettivo a medio/lungo termine per la tua comunicazione.
Ma torniamo a noi e fai attenzione, gli strumenti di comunicazione che ti ho elencato non sono miracolosi solo perché definiti “moderni”, “innovativi” o “telematici”.
Tutti questi aggettivi non determinano la riuscita di tali strumenti di comunicazione, in quanto la riuscita si definisce unicamente in termini di ROI, vale a dire, “return on investment”, ovvero ritorno sugli investimenti. In sostanza, il tuo unico obiettivo è battere cassa.
E come si fa a capire a priori se un’attività può essere funzionale o meno per la mia rivendita?
Prima ti spiego come ragionano le persone distratte e frettolose, poi ti dico come devi ragionare tu quando ti trovi difronte ad una nuova opportunitĂ .
Se anche tu sei tra quelli che si lasciano facilmente sedurre da questi nuovi strumenti telematici, allora fai attenzione!
In genere le persone si innamorano di uno strumento, lo “mitizzano” e pensano che risolverĂ tutti i loro problemi. Ripeto: Questa cosa capitava spesso anche a me (ma oggi ho imparato a ragionarci sopra).
Anche tu dovresti imparare a farti le giuste domande:
Hai pensato bene se questo nuovo strumento di comunicazione applicato al tuo settore potrĂ funzionare e portarti un vantaggio?
Mi spiego meglio. La gente dice: Ah wow, l’e-commerce! Lo voglio fare anch’io per la mia azienda!
Tutto qui? Sono le tue uniche riflessioni? Ho capito, stai per bruciare soldi!!!
Perché le persone si fiondano su certe attività senza riflettere? Te lo dico io, sentono dire che l’e-commerce funziona, e partono a mille!
E’ vero che funziona. Ma bisogna vedere in quali settori. Funziona sicuramente bene nell’ambito della tecnologia o della moda, basti pensare a colossi come Zalando o Amazon…
Il nesso logico che fanno alcuni titolari di colorificio è questo: “ok, lo strumento funziona. Lo applico nella mia rivendita di colori e funzionerĂ anche lì.”
Ma dai su.. svegliati! Lo sai anche tu che non è così scontato!
Facciamo un altro esempio, quello delle app…
Le utilizziamo tutti noi, quotidianamente, basta guardare il nostro cellulare e ne abbiamo a decine (attento però, ne utilizziamo frequentemente solo alcune)
Quindi ti chiedo, avrĂ senso realizzare un’APP per la tua rivendita solo perchĂ© esistono alcune App che utilizziamo frequentemente?
Avrà successo se applicata alla tua rivendita? Non mi dilungo in questo articolo perché ho pubblicato un video completo sull’argomento APP, clicca sul link seguente se vuoi approfondire:
Link al video su YouTube >>>Â Strumenti inutili se hai un colorificio – Prima parte: Le App
In linea generale ricordati:
Solo per il fatto che sia possibile, non significa che sia utile.
Il problema di fondo è uno, e tu dovresti cercare di evitarlo, le persone si focalizzano sempre sul particolare tralasciando la vista generale.
Si innamorano di uno strumento di comunicazione, lo implementano senza pensarci troppo nella propria attivitĂ , iniziano a lavorarci e ad investirci tantissimo tempo e molti soldi senza chiedersi se funzionerĂ .
Non si fanno domande ma pensano solo a quanto sarà figo e moderno poter dire che il proprio colorificio ha un sito commerce, o un’app da scaricare da iTunes!
Ok taglio corto, di seguito riporto alcuni spunti di riflessione molto importanti, fai attenzione.
Ecco cosa dovresti fare prima di dedicare del tempo prezioso alla creazione dell’e-commerce, dell’app, del tuo canale YouTube, di un video da condividere su Tik Tok o di qualsiasi altro strumento di comunicazione, ecco la mia ricetta:
Fermati, conta fino a cento, e quando l’entusiasmo sarà scemato, ragionaci ancora con calma prima di prendere decisioni affrettate.
Premetto che questo vale anche per gli strumenti offline nel tuo colorificio. Per intenderci, quando parlo di Offline mi riferisco a tutte quelle azioni reali, concrete che non includono internet o roba del genere. Prima di iniziare ad esempio a vendere découpage piuttosto che l’elettro-utensile tanto decantato, devi assolutamente fermarti e fare chiarezza nella tua testa.
Quello che conta più di ogni altra cosa è contestualizzare, comprendere se nel tuo settore, per i tuoi clienti, quello strumento può funzionare. Per capirlo devi fare indagini approfondite.
Devi cercare di guardare la tua situazione da piĂą lontano. Immagina di poterti allontanare dalla tua attivitĂ e guardarla nella sua completezza, con un colpo d’occhio avere tutto ben chiaro davanti a te.
Da una vista “aerea” potrai osservare il quadro nella sua totalità , senza tralasciare dei dettagli importanti, ma soprattutto distogliendo lo sguardo da una visione particolare che, se non contestualizzata potrebbe sembrarti fin troppo bella (magari non lo è affatto).
Per farti capire ancora meglio, immagina di dover programmare un lungo viaggio, per orientarti, guardi in fondo alla strada verso la prima svolta? Oppure prendi la cartina e cerchi di capire distanza, strade, pedaggi, montagne, curve e tutto quello che comporterĂ il tuo viaggio? Ci siamo capiti, bene.
Chiediti sempre: Lo strumento che sto per realizzare, può funzionare nel mio settore?
Tu dirai:
Eh lo so Francesco, ma anche un mio competitor ha iniziato ad usare l’e-commerce e ti assicuro che va alla grande.
Ah sì? Ne sei sicuro? Sai davvero quante vendite e margini abbia portato questa attività al tuo concorrente? Quanto ha dovuto investire e quanto ne ha ricavato?
Non innamorarti a prima vista! Chiediti piuttosto perché il tuo pubblico target dovrebbe essere interessato, perché il tuo pubblico dovrebbe essere sensibile a quel tipo di attività .
Chiediti: Quello che sto per proporre, che sia un prodotto o un servizio, soddisfa un bisogno reale e primario del mio cliente target?
Se la risposta è si, allora può andare bene, vai campione, dacci sotto!!!
Se non è così, allora lascia perdere, non cercare di cambiare il mondo, non otterrai nessun risultato.
O hai certezza di quello che stai per fare, con tanto di dati alla mano, o stai soltanto per avventurarti in un’attività che ti farà bruciare tempo e denaro.
Fidati! Ci sono passato anch’io e ho dovuto imparare sulla mia pelle, a mie spese, quanto può essere inutile un mezzo comunicativo non calibrato sul proprio target.
Attenzione, non ti sto dicendo che i video, articoli, campagne social e compagnia bella non vadano bene a priori, assolutamente no!
Vanno bene eccome! Sono, anzi, molto importanti, ma vanno contestualizzati nel nostro settore e calibrati sulla nostra clientela.
Pensi davvero di acquisire una fornitura per un importante cantiere grazie ad un video su Tik Tok di te che fai il simpatico giocherellone?
Io lo so che tu non lo farai mai… giuralo! Grida con me… “NON FARO’ MAI UN TIKTOK”
In linea generale, non investire mai in un nuovo strumento ritenuto “rivoluzionario” se non sei più che convinto (grazie a statistiche ed esperienze dirette) che sia funzionale, utile e necessario al tuo cliente target.
Ecco un’altra riflessione di vitale importanza che dovresti fare sempre:
Ammesso che lo strumento che hai scelto dovesse andare incontro ad un reale problema del tuo cliente target, il pubblico a cui si rivolge, è sufficientemente ampio da garantirne il successo?
Te lo spiego meglio.
Quelli bravi parlano di “redempion”, noi potremmo tradurre questa parola con “conversione in acquirente”, in sostanza la redemption è il tasso di conversione di un potenziale cliente che si imbatte nella tua comunicazione e decide di acquistare da te.
Fatto 100 le persone che vedono la tua pubblicità , se 10 acquistano, vuol dire che il tasso di redemption è del 10%.
Il problema più grande è uno solo, questo tasso è generalmente molto molto basso. Cosa significa? Semplice, significa che se il pubblico al quale ti rivolgi non è sufficientemente grande, il risultato della tua azione di comunicazione sarà di certo scadente.
Quello che proponi deve risolvere un problema pressante al tuo potenziale cliente, ed il pubblico al quale ti rivolgi deve essere vasto.
Prima di pensare alla realizzazione dello strumento dovresti meditare in modo approfondito su quanto ti dico.
Se la risposta è alle due domande cruciali è un chiaro e forte SI’, allora buttati e investi con determinazione nello strumento che hai in mente.
Ma non finisce qui, sarebbe bello, ma c’è dell’altro!
La perfetta esecuzione è imprescindibile
Una volta valutata l’offerta che stai per fare, che sia naturalmente di forte interesse per il tuo cliente, dovrai anche valutare l’efficacia dello strumento con cui comunicherai l’offerta.
L’efficacia la valuti in due modi:
Primo • Lo strumento deve essere qualcosa di facilmente fruibile dal tuo cliente. Evita l’utilizzo del digitale se il tuo pubblico è ultra-ottantenne (è un banale esempio per farti capire).
Secondo • Deve essere realizzato nel migliore dei modi. Non puoi farlo “tanto per fare”. Non puoi pensare di realizzare un video, un e-commerce, un’app, o qualsiasi altra diavoleria, “alla meglio”. Non basta esserci, devi esserci e dimostrare di essere “il meglio”.
Vuoi conoscere i vantaggi della costruzione del brand rivendita per il tuo colorificio?
Accedi alla registrazione dell’intervento al Color Day
Ricorda questa legge: La percezione è la realtà .
Quindi quando il tuo cliente (o potenziale) si imbatte nella tua comunicazione, non deve avere dubbi, deve esclamare…
Wow, questo di certo è il meglio per me!
Quando si tratta di comunicazione, ogni cosa che fai devi farla al meglio!
Quello che realizzerai dovrĂ essere impeccabile sotto ogni punto di vista: tecnico, stilistico ed estetico.
Realizzare strumenti di comunicazione di scarsa qualità è un errore gravissimo, spesso commesso in buona fede, ma ugualmente grave!
Se vuoi fare da solo, devi prima studiare. Se vuoi delegare, devi comunque studiare per poterlo fare. (…ed evitare che ti freghino!)
In ogni caso, mai uniformarsi al livello minimo, la comunicazione, il marketing in generale, deve essere sempre perfetto.
Il tuo marketing dice ai tuoi clienti cosa pensi di loro
Se i tuoi strumenti sono scadenti, improvvisati, “fatti in casa”, il tuo cliente se ne accorgerà e la percezione della tua offerta, e della tua azienda, saranno di conseguenza pessime.
Prendiamo ad esempio la comunicazione video, uno modo splendido di comunicare, ma se fai video di merda, è meglio che lasci stare.
Di recente ho avuto modo di partecipare ad un webinar la diretta su FB. Tristezza infinita! Da mettersi le mani nei capelli!
Video di pessima qualitĂ , interruzioni continue, amministratori che non riuscivano a gestire audio e video dei partecipanti, una giungla!
Pensa, addirittura, il relatore che doveva trasmettere un video durante il webinar lo trasmetteva riprendendo un’altro monitor dal suo cellulare.
Immagina, io parlo in diretta dal mio cellulare (e fin qui.. tutto bene), poi ad un certo punto devo farti vedere un video registrato e non sapendo come fare ha mandarlo in diretta, giro il telefono e riprendo lo schermo del computer con la telecamera del cellulare!
Roba da far cadere le braccia!
Evita l’improvvisazione!
Piuttosto trova qualcuno che ti dia una mano nella realizzazione dello strumento scelto. Rivolgiti a degli esperti, fatti consigliare e studia!
Ti suggerisco, inoltre, di porti un obiettivo a medio lungo termine per formarti, istruirti ed apprendere tutto sulla strategia e la tecnica che intendi utilizzare.
Se vuoi approfondire i temi di cui parlo potresti essere interessato ai video presenti nel mio canale YouTube, clicca qui per accedere subito al canale >>> PaintAcademy
Buona visione
Ciao bomber!!
